A 44 anni dalla sua entrata in vigore la Legge 180, meglio nota come legge Basaglia, continua a mostrare il suo misero fallimento: a pagarne le spese, questa volta, due poveri innocenti il luogotenente Doriano Furceri e Luis Fernando Ruggieri cassiere di un supermercato. I veri responsabili di queste morti assurde non sono i loro assassini, poveri alienati, ma lo Stato italiano che nel 1978, sull’onda emotiva di una pseudo rivoluzione medico-culturale, di fatto ha deciso di rinunciare alla cura e alla assistenza dei malati psichiatrici, abbandonando gli stessi e le loro famiglie ad un destino orrendo.
L’Italia è l’unico Paese al mondo ad aver sperimentato ed attuato la chiusura degli ospedali psichiatrici dimostrando, dopo quasi mezzo secolo, di non essere in grado di proporre alcun modello medico scientifico valido per l’assistenza ai malati. L’Ospedale Psichiatrico, inteso come istituzione e luogo di degenza, andava ovviamente rivalutato, migliorato e adattato alle esigenze della società, ma non certo abolito condannando ad una vita infernale famiglie e malati, e mettendo a rischio la pubblica incolumità.
É arrivato il momento di far cadere un altro tabù intoccabile e spero vivamente che la questione possa essere affrontata con urgenza dalla politica.