“L’imperatrice lucana Bruzia Crispina Presente”, l’avvincente romanzo di Maria Rosaria Pagnani

“L’imperatrice lucana Bruzia Crispina Presente” è l’avvincente romanzo – biografia di Maria Rosaria Pagnani edito da Monetti Editore.

 

Recensione

Bruzia Crispina Presente visse tra il 160 d.C. e il 193 d.C. Sposò l’imperatore Commodo, figlio di Marco Aurelio e Faustina, nel 178 d.C.

Di origine consolare dal ramo paterno, visse prima del matrimonio tra la Sabina e la Lucania e fu cresciuta dalla nonna Laberia. Studiò appassionatamente la letteratura greca e latina, la musica e il teatro.

Il matrimonio con Commodo fu combinato, come usanza dell’epoca. La cattiva fama che lo circondava incuriosiva e spaventava Bruzia Crispina Presente, una ragazza semplice e di indole mite.

In occasione delle nozze la giovane si reca a Roma e Maria Rosaria Pagnani fa un’accurata descrizione del caos che regnava nella città antica, disordine perfettamente paragonabile a quello presente nella moderna metropoli di oggi.

L’autrice infatti arricchisce il racconto della vita di Bruzia Crispina Presente con accurati particolari della vita quotidiana ma anche della storia dell’antica Roma.

Il matrimonio con Commodo non è felice, la passione tra i due infatti svanisce presto per le continue avventure extraconiugali di lui.

Bruzia è subito amata dal popolo, è partecipe di ruoli ufficiali e di prestigio, protettrice delle arti e del teatro, a lei non mancano dediche di monumenti, iscrizioni ed emissioni monetarie. Diventa una vera e propria ambasciatrice di moda.

Ma la vita è molto dura con lei. Il figlio avuto da Commodo muore appena nato. Inoltre viene accusata di adulterio, pare ingiustamente, considerato che non si hanno notizie sull’ipotetico amante. È stato Commodo, con molta probabilità, a volersi liberare di lei, forse per incamerarne i beni. La fa esiliare a Capri dove Bruzia Crispina Presente ha come unica consolazione le lettere spedite dal fratello Quinto. In esilio viene a sapere delle relazioni del marito con altre donne, in particolare con Marcia, e si rattrista.

Nel 193 d. C. Bruzia Crispina Presente resta vedova a seguito dell’uccisione di Commodo. Poco dopo anche lei viene uccisa, non si sa da chi, forse dal nuovo imperatore Pertinace o dal Senato o chissà.

Finisce così la triste storia di questa straordinaria imperatrice lucana, meravigliosamente raccontata da Maria Rosaria Pagnani con dovizia di particolari e perfetta indagine psicologica della personalità della protagonista. Un libro mai noioso ma sempre coinvolgente, intrigante e preciso nel racconto dei fatti. Un modo validissimo per conoscere la storia attraverso i suoi personaggi.

Introduzione

La Prof.ssa Maria Rosaria Pagnani adagia e dispiega la narrazione della caduca e preziosa esistenza di Bruzia Presente, nel sinuoso alveo che la storia nutre e dilata lungo la dorsale del racconto, che si àncora e sostiene sulla familiarità e l’erudizione dell’autrice, rigorosa e raffinata, per l’età romana, capace di porgere e diffondere luce alla più oscura e cavernosa forra dell’universalità della potenza di Roma, sacralizzata dalla vagheggiata “Pax Romana”.

Autrice

Nata a Buccino, Maria Rosaria Pagnani vive ad Eboli. Docente di Lettere, cultrice di storia delle donne, è collezionista di abiti ed accessori, destinati ad uno spazio museale. Impegnata nel sociale e nella vita culturale del territorio campano, è Presidente di più associazioni culturali. Ha scritto: Mode e modi di donne, Trentatré ninnananne, La condizione femminile tra Ottocento e Novecento, La cucina dei monasteri femminili di Napoli del secolo XVII, Emma de Ala – una contessa normanna nel Meridione d’Italia, Abusi e credenze popolari nel Cilento alla fine del Medioevo. Cura prefazioni e presentazioni di testi di poesia e narrativa, collabora con periodici.