La quarta puntata di Ad Maiora: “Giovani nel tempo, il gioco come terapia”
Protagonista dell'episodio 4 della terza stagione di AD Maiora - Storie di Resilienza è Giovani nel Tempo, l'associazione bolognese che, attraverso giochi educativi, favorisce il benessere degli anziani
Giovani nel Tempo promuove la ricerca sull’invecchiamento e crea servizi per affrontare al meglio gli effetti naturali degli anni che passano. Grande attenzione viene data alle situazioni di bisogno, organizzando attività ad hoc per la valorizzazione della persona.
“Use it or lose it” (“usalo o lo perdi”) è il paradigma delle Neuroscienze per contrastare l’invecchiamento. Significa che se alleniamo la nostra mente mediante appositi esercizi e stimoli, ci sono maggiori probabilità che si mantenga “in salute”. Ecco perché, fin dalla sua nascita, Giovani nel Tempo ha pensato al gioco come momento di socializzazione e protezione della memoria. Sono così stati creati tre giochi da tavolo che, oltre a costituire un valido strumento di aggregazione e divertimento, rappresentano un momento di incontro tra persone di tutte le età e una valida testimonianza di come si possano raggiungere risultati positivi nell’ambito della prevenzione delle patologie dell’invecchiamento, anche attraverso il gioco.
Il gioco infatti aiuta la memoria, la protegge e la tiene in allenamento.
L’associazione inoltre progetta attività di riabilitazione motoria, relazionale, espressivo-corporea; promuove eventi culturali e iniziative finalizzate alla ricerca; lavora per prevenire l’isolamento delle persone più fragili.
“Il gioco per l’anziano può essere di nuovo il modo per ritornare giovane, per ritornare abile, per essere capace di interagire e confrontarsi con gli altri” queste le parole di Antonella Cerchier, Vicepresidente di Giovani nel Tempo, protagonista del terzo episodio di AD Maiora, condotto da Deborah Annolino.